All’inizio del Seicento le Clarisse del monastero di Santa Maria Donnaregina decisero
di costruire una nuova chiesa barocca. I lavori per la costruzione del nuovo edificio
sacro - detto perciò di Santa Maria Donnaregina Nuova - iniziarono nel 1617. Salendo
la maestosa scala si entra nella navata della chiesa, rivestita di marmi policromi con una
volta seicentesca interamente affrescata con la Gloria della Vergine. Sul presbiterio si
trova un affresco del giovane Francesco Solimena, che rappresenta Il Miracolo delle rose
di san Francesco e, accanto all’altare maggiore, vi sono le ultime tele dipinte da Luca
Giordano.
All’interno della chiesa ha sede il Museo Diocesano di Napoli, che custodisce
opere di grande pregio: dall’Immacolata Concezione del lorenese Charles Mellin, databile
al 1646, alla Santificazione di Francesco, rara iconografia del Solimena; nella sacrestia vi è
la tenera Madonna con Bambino di Massimo Stanzione. Il percorso museale delinea due
temi importanti della fede cristiana: la raffigurazione di Maria e la rappresentazione di San
Gennaro, Patrono di Napoli e della Campania, martire e testimone della fede.
Per il tema martiriale vi sono opere di Giovan Bernardo Lama, Fabrizio Santafede e Pietro
Torres, mentre le opere ispirate al tema mariano vantano nomi come quelli di Teodoro
D’Errico, Francesco Solimena, Aniello Falcone, Andrea Vaccaro e Marco Pino.